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mercoledì 30 dicembre 2009

Scelte

"Ho rinunciato a mettere al mondo un secondo figlio. E' quello che fa aumentare di più il nostro peso sull'ecosistema nel corso della vita." Mathis Wackernagel, presidente del Global Footprint Network. Dichiarazione e scelta di vita forte, a mio parere. Eppure lo stesso Wackernagel sostiene che l'attenzione verso l'abiente non deve diventare una religione.

La summa? Vivere bene, entro i limiti della natura.

lunedì 14 settembre 2009

Dal National Geographic


venerdì 3 luglio 2009

Ecoporno

Questo riepilogo non è disponibile. Fai clic qui per visualizzare il post.

martedì 30 giugno 2009

Dal Corriere di oggi

Steven Vromman, belga, 48 anni regola la sua vita per consumare il meno possibile
L'uomo che vive a impatto zero. O quasi
Produce energia in bici, compra solo abiti usati, raccoglie l'acqua piovana e le sue bollette sono scese del 60%
Steven Brommer nella sua casaGENT (BELGIO) - Ridurre l’impatto ambientale consumando meno risorse del nostro pianeta è possibile? Secondo Steven Vromman, cittadino belga di 48 anni, sopracciglia chiare e fisico asciutto, sì. Steven, più conosciuto come Low Impact Man, ha deciso il Primo Maggio 2008 di vivere con una impronta ecologica bassissima, mantenendo, comunque, una buona qualità della vita. «Sulla terra ci sono sei miliardi settecentomila abitanti, dividendo il pianeta per ogni singolo individuo, la quantità di terra a disposizione di ognuno è di 1,6 ettari. Se tutti vivessero come i cittadini del mondo occidentale, come i belgi con una media di 5,1 ettari, ci vorrebbero tre pianeti!». Steven aveva già una coscienza ambientalista e non possedeva un automobile: il suo impatto ambientale era di 3,5 ettari. Low Impact Man non è andato a vivere nella foresta come un eremita, è rimasto a casa sua, a Gent, ricca città delle Fiandre a 56 km da Bruxelles. Ha deciso di modificare le sue abitudini quotidiane e ha apportato innovazioni “verdi” alla sua abitazione.
ENERGY BIKE – Per alimentare il suo computer, utilizza l’energia generata pedalando su una bicicletta da passeggio collegata con un generatore di corrente e una batteria. Con venti minuti di pedalate ha elettricità per utilizzare 1 ora il computer. Ha scelto un computer portatile perché consuma meno di un normale computer da scrivania. Low Impact Man non è un bieco oppositore della tecnologia, anzi, crede nel suo valore informativo, usa Facebook per trovare velocemente notizie, ha un blog – che ritiene essere un grande strumento divulgativo - seguitissimo . Usa il weblog, che è diventato anche un libro, per condividere la sua esperienza e riceve moltissimi commenti. Ha un lettore mp3 che funziona a manovella con una dinamo. «Quando lo uso in pubblico qualcuno mi guarda con espressione sorpresa». Ha sostituito tutte le vecchie lampadine di casa con quelle ecologiche, ha messo uno strato di carta velina trasparente sui vetri delle finestre ottenendo così lo stesso effetto delle finestre a doppio vetro. Trattenere il calore è fondamentale per consumare minore quantità energia possibile. La temperatura in casa è di 18 gradi. Tra i termosifoni e il muro c’è uno strato di alluminio, così il calore non si disperde sulla parete, ma è reindirizzato nell’ambiente casalingo. Il pavimento è isolato tramite un soppalco di 10 centimetri fatto di sughero - «È un ottimo materiale isolante ed è naturale» – dice Steven Vrommer che ha “cacciato di casa” la televisione, il ferro da stiro, il bollitore e il forno a microonde. I giornali non li compra, li consulta in biblioteca.
DOCCIA CON ACQUA PIOVANA - Steven ha fuori dalla sua casa a piano terra una cisterna nella quale raccoglie acqua piovana che utilizza per il bagno. L’acqua corrente del rubinetto serve solo per bere, cucinare e lavare i piatti. Bagnoschiuma e shampoo sono banditi, preferisce una tradizionalissima saponetta. Si rade con lamette usa e getta e schiuma da barba. I suoi due bambini Adam (10 anni) e Marieke (13 anni) usano la doccia e non sono obbligati ad alcuna restrizione perché “i bimbi fanno l’opposto di quello che gli si comanda. Ogni tanto sono loro a dirmi papà ma questo non è ecologico!” Steven è divorziato e i figli vivono con lui due settimane al mese.
BOLLETTE MENO SALATE – «Prima pagavo 100 euro al mese, ora solo 40». Il costo delle bollette di Steven è sceso vertiginosamente. «D’estate anche l’impianto di riscaldamento dell’acqua rimane spento e, se serve, l’acqua la scaldo sul fornello a gas. L’impatto ecologico è minore». In media utilizza 2 o 3 kilowatt al giorno di elettricità, arrivando saltuariamente a 7 e il consumo di acqua è enormemente basso: 15 litri al giorno per Low Impact Man contro i 120 litri consumati generalmente procapite. Anche il cibo gli costa meno, infatti Steven Vrommer compra solo prodotti locali, spesso dalle fattorie, il latte per esempio. «Se compri alimenti che vengono da paesi lontani c’è il consumo di energia per il trasporto con navi e aerei». Così facendo acquista cibo non confezionato: prezzo basso e assenza di produzione di rifiuti perché ha dei contenitori – sempre gli stessi – che utilizza per andare a fare la spesa. Di buste di plastica neanche a parlare. Nel salotto ha varie piante e coltiva pomodori e insalate. È vegetariano - infatti con la carne si produce un alto tasso di emissioni di CO2 – ma non vegano. «Ho tentato, ma con i miei due figli, è difficile».
SCARPE NUOVE SOLO PER IL JOGGING - Compra solo indumenti di seconda mano, unica eccezione le scarpe da jogging: «Mi piace andare a correre e le scarpe usate non sarebbero comode». Il concetto di Low Impact Man è, appunto, quello di mantenere un buono stile di vita. «La mia vita costa il 20% in meno rispetto a prima». In un mese Low Impact Man produce 1 kilo di immondizia generica. Il suo recipiente per le lattine e i contenitori vari è lì da un anno senza mai essere stato svuotato, non ancora riempito per i suoi 500 grammi di capacità. Steven in un anno e 1 mese è arrivato ad avere un’impronta ecologica di 1,9 ettari. Il suo traguardo di 1,6 sarà raggiunto quando, a breve, isolerà – in accordo con il proprietario di casa - anche il tetto. Il suo stile di vita vuole essere un esempio per tutti i cittadini, per questo ha rifiutato la candidatura alle prossime elezioni europee nel partito dei Verdi. «Non è difficile vivere in armonia con il pianeta, dobbiamo, però, tenere sempre in mente che ne abbiamo uno. Dobbiamo solo cambiare un po’ il nostro modo di pensare”.
Giovanni de Paola
giovannidepaola@gmail.com
29 giugno 2009

Oh mio Dio, vorrei farlo anch'io, ma come si fa per i 20 minuti in bici per un'ora di computer?

venerdì 12 giugno 2009

Altre Green News

Alluce, indice, medio, anulare, mignolo... VERDE!
Arrivano le scarpe in plastica riciclabile! Sono le ballerine di Kartell:
90€, tel. 0276456709
Misura il pesce
Questa non la sapevo proprio. Molti pesci vengono pescati prima che siano completamente cresciuti (e per questo anche il loro numero è in calo). Il WWF propone un vademecum con le misure consigliate per ogni pesce.
Lampada di Aladino
IKEA propone una lampada da lettura a celle solari!
Telefono da spazzatura
La Samsung peopone un cellulare realizzato in plastica ricliclata e alimentato a energia solare, da settembre (non nei cinema!!!).
E le auto?
Molti i nomi, basta guardarsi intorno: Mitsubishi, Mercedes, Pininfarina,
Renault, Fiat, Smart, Byd, Tesla, Mini, Honda, Volkswagen, Toyota, Opel, Chrysler e chi più ne ha, più ne metta!

giovedì 11 giugno 2009

Greensite

Si chiama Green Wikia ed è la sorella ecologica di di Wikipedia. Dà notizie sul riscaldamento globale, sulle politiche ambientali e ha anche un dizionario che spiega i termini tecnici.
Fateci un salto:
www.green.wikia.com

giovedì 23 aprile 2009

Image-language




Giardini sui tetti di New York


Cappa sopra Chicago
... Queste sono solo alcune splendide foto di National Geographic









domenica 29 marzo 2009

Adotta un albero

La Fondazione Terra onlus (www.fondazioneterra.org) lancia una proposta: l'adozione di un alberello a 12€ per lo sviluppo delle aree boschive italiane.
Ci state?

martedì 24 marzo 2009

Eco-gioco!

Andate sul sito:

http://www.jogos10.com/jogos/ajuda-o-planeta_7348.php

e provate a salvare il pianeta dal surriscaldamento globale!

domenica 8 febbraio 2009

Ma quale riscaldamento globale??

E' incredibile, quasi impossibile pensare al riscaldamento globale con questo freddo glaciale, eppure questi due fenomeni sono collegati.
Come spiegano il colonnello Giuliacci e il climatologo di fama internazionale Guido Visconti, "negli ultimi 20 anni le precipitazioni sono diminuite e un inverno rigido non può contraddire 120 anni di rilevazioni".
Il riscaldamento globale C'E' ed è, almeno in parte, attribuibile alle attività dell'uomo. C'è chi dice che il ghiaccio del Polo Nord stia aumentando... in effetti è vero, ma si tratta di ghiaccio che, al primo inverno meno rigido, tornerà a sciogliersi.
Non ci resta che seguire il buon esempio di Obama e di iniziare a pensare ad automobili ibride.

YES, WE COULD...

--> "Clima estremo" (Boroli), di Guido Visconti.

lunedì 5 gennaio 2009

Calendario 2009

Buon anno a tutti!
28 MARZO: Si terrà in tutto il mondo l'Earth Hour, manifestazione per la riduzione del consumo di energia. (Nel 2008 vi hanno aderito 50 milioni di persone di 35 nazioni).
18 APRILE: G8 sull'ambiente a Siracusa, Sicilia.
2 GIUGNO: Diventerà operativa al Polo Nord la torre di 30 m costruita dal Centro nazionale delle ricerche per studiare i cambiamenti climatici.
5 GIUGNO: Giornata Mondiale dell'ambiente.
... Uomo avvisato...

lunedì 29 dicembre 2008

W la liposuzione!

Ho sentito questa notizia qualche giorno fa e sono rimasta sbalordita.
Un chirurgo plastico statunitense ha trovato un originale biocarburante: il grasso ottenuto dalla liposuzione dei suoi pazienti! Per settimane ha alimentato la sua auto e quella della sua fidanzata, peccato che tutto ciò sia illegale. A questo si aggiunge il fatto che il medico abbia lasciato che la sua fidanzata entrasse in sala operatoria e, dopo vari problemi legali, ora il chirurgo si è trasferito in Sudamerica.
Beh, viva la liposuzione, allora!

lunedì 22 dicembre 2008

Fateci vedere le stelle!

Natale: addobbi, luci... LUCI?!?!
Eh, già, esiste anche l'inquinamento luminoso.
Una cattiva progettazione del sistema di illuminazione, infatti, spara onde luminose in tutte le direzioni e cambia le abitudini di certi animali (basti pensare alle zanzare e ai pipistrelli), oltre a sprecare un sacco di energia.
Pensate che il 20% dell'umanità non riesce più a vedere la Via Lattea, tanto siamo gravati da questa cappa di polveri e smog.
In Italia 16 regioni e una provincia hanno leggi contro l'inquinamento luminoso.
Speriamo di arrivare presto a 20 regioni su 20... Fateci questo regalo di Natale!

giovedì 30 ottobre 2008

Nikola Tesla

Sono venuta a conoscenza di questo genio grazie al film "The Prestige", ma la puntata di Voyager di ieri sera mi ha proprio FULMINATA.
Già intorno al 1900 aveva ipotizzato lo sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile (sole, acqua, vento e terra), oltre al cosiddetto "raggio della morte", ideato a scopo di difesa, ma oggi sperimentato come arma bellica.
Nel 2002 c'è stato un tentativo per bloccare questo studio, ma senza successo. Se verrà utilizzato, allora uno stato potrà attaccare il suo nemico semplicemente colpendo la ionosfera sovrastante, causando così cambiamenti climatici disastrosi. Ho deciso di dedicare un post a Nikola Tesla perché (se mai riusciremo) quando sostituiremo l'energia solare al petrolio, il merito sarà tutto suo.
LA VITA
Nikola Tesla: l’uomo che inventò la luce elettrica e il telefono ripetitore, che costruì la prima stazione al mondo di energia idroelettrica, che inventò la radio e tante altre interessantissime cose. È stato pure lo scopritore dell’illuminazione a fluorescenza, della sismologia e di una rete di comunicazione di dati su scala mondiale. Nacque a Smiljan Lika, nell’attuale Croazia, nel 1856, ma emigrò negli Stati Uniti. Dopo un periodo in cui collaborò con T.A. Edison nel suo laboratorio di Menlo Park, lo lasciò in seguito ad un litigio. Anticipò di almeno due anni la telegrafia senza fili, senza però svilupparla. Il sistema delle correnti alternate fu prescelto da Tesla anche per il progetto dello sfruttamento energetico, ceduto alla Westinghouse, della Cascata del Niagara. Ogni possibilità però di celebrare i risultati conseguiti in vita si perse nella confusione creata dalla sua morte, avvenuta a New York il 7 Gennaio 1943, in epoca di guerra. Tutto il suo lavoro fu dichiarato "top secret" dalla FBI, dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace. Tesla morì come aveva vissuto: solo e nell’anonimato, destinato all’oblio per l’ordine top secret che proibiva di parlare dei suoi lavori. Che cosa aveva potuto causare tutto questo? La rottura con Edison indusse Tesla ad abbandonare la concezione tradizionale dell’elettricità. Si trasferì a Colorado Springs, vicino a Denver, cercando di realizzare una concezione nuova sull’elettricità: comunicare in ogni parte del mondo non usando i fili. Secondo la sua teoria, la terra stessa costituiva un conduttore naturale e poteva essere sfruttata per far viaggiare le onde elettriche inviate da un trasmettitore centrale. Tali onde sarebbero state raccolte da ricevitori posti ovunque nel pianeta.Dato che nessuno gli volle credere, nel 1899 Tesla costruì un trasmettitore che poteva anche fungere da ricevitore. Con questa struttura, piazzata sopra il suo laboratorio, sperava di inviare un’onda elettrica vagante per poi riprenderla. A Colorado Springs tutti gli abitanti potevano osservare l’enorme e strana antenna, alta 60 metri che terminava con un globo di ferro. Molti sono stati i testimoni che videro accendersi 200 lampadine senza collegamento di fili elettrici a 40 Km di distanza. Un esperimento particolare con quell’antenna resterà nella storia di questa civiltà: un fulmine uscì dal globo di ferro in cima all’antenna, crebbe di dimensioni fino a diventare un globo elettrico che mandava verso il cielo lampi scoppiettanti di lunghezza almeno di 50 metri. La zona fu pervasa da rombi di tuono e l’erba assunse il colore di un verde brillante come se ci fosse fosforescenza. Il fatto più traumatico sicuramente fu quello sopportato dagli abitanti, i quali, camminando nelle strade, vedevano sprizzare scintille elettriche che dai loro piedi finivano sul selciato. Dopo tanto spettacolo anche il finanziere J.P. Morgan, convinto del genio inventivo di Tesla, investì ben 150.000 dollari nel progetto della trasmissione d’energia. Perciò Nikola Tesla si trasferì a New York e cominciò la costruzione della prima torre per le comunicazioni a Long Island: la Wardenclyffe. Questo avveniva nel 1900. L’imponente torre Wardenclyffe, costruita da Tesla a Long Island.Tre anni dopo, quando la Wardenclyffe fu completata, Tesla annunciò un’altra delle sue scoperte: sarebbe bastato dare una potente energia ai suoi trasmettitori per trasformare la litosfera terrestre in un gigantesco portalampade. Bastava in pratica infilare un bastone metallico nel terreno, collegarlo ad un trasformatore, per avere elettricità a volontà. Tesla era dell’opinione che per generare l’energia iniziale fosse sufficiente usare impianti idroelettrici. Nel 1903 il sostenitore Morgan ritirò il finanziamento. A quel punto Tesla fu abbandonato da tutti. Sommerso dai debiti, dovette svendere il laboratorio di Colorado Springs per pochi dollari, tanto che nel 1906 non ebbe più soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti della Wardenclyffe, che rimase vuota. Fu proprio in quel periodo che la vita di Tesla iniziò a rivestirsi di mistero. Nel 1935 cercò di coinvolgere di nuovo il magnate Morgan in un progetto di difesa che impiegava raggi di particelle del tutto simili a quelle che conosciamo oggi tramite i film di "Star Trek". Quando Tesla morì, le sue invenzioni vennero requisite dal governo americano e, molto tempo dopo, restituite al nipote, tranne quelle sul raggio della morte.
TESLA OGGI
Nell’evoluzione tecnologica militare degli Stati Uniti da qualche anno è comparso il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Project). Il Pentagono ci sta facendo credere che si tratti di un innocuo esperimento, mentre ci troviamo di fronte ad un’arma che agisce sulla ionosfera con probabili sviluppi indescrivibili per gli esseri viventi.
In breve tempo l’Alaska si è trasformato nell’ultima frontiera di ricerca militare. Le mastodontiche e numerose antenne dislocate a Gakona (Alaska), facenti parte del Progetto HAARP.Il programma HAARP ha portato alla costruzione di un sistema di 360 antenne, alte 23 metri, capaci di trasmettere, con l’obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, un "raggio" d’energia ad alta frequenza nella ionosfera. Secondo le indiscrezioni più recenti, quest’arma sarebbe capace di interferire con estese zone dell’atmosfera e quindi, secondo la logica militare, abbattere missili ed aerei e qualche cosa d’altro. Naturalmente non è sfuggito agli alti comandi militari l’utilizzo di una simile tecnologia per abbattere oggetti volanti d’origine extraterrestre, se ciò fosse naturalmente possibile. Pure gli scienziati sovietici si sono dedicati ad una simile ricerca per oltre 25 anni, sino a quando il cambio politico e lo smembramento dell’URSS hanno determinato un fortissimo indebolimento economico, con conseguente privazione dei necessari sostegni finanziari agli istituti d’investigazione.Oltre alla sede di Gakona, ci sono altre installazioni simili, dislocate in varie parti del pianeta. La prima si può localizzare in Arecibo (Porto Rico), la seconda a Fairbanks in Alaska, la terza a Tromso (Norvegia), poi a Pine Bush in Australia ed infine a Steeplebush in Inghilterra. Si è saputo che nell’impianto pilota di Gakona si è in grado di irradiare 1.700.000.000 di Watt in atmosfera. Questo è effettivamente lo sviluppo negativo dell’invenzione di Tesla. Egli odiava la guerra e, a tal proposito, dichiarò: "Non si può abolire la guerra mettendola fuori legge. Non vi si può porre fine disarmando i forti. Ma si può fermarla rendendo tutti i paesi in grado di difendersi. Ho appena scoperto una nuova arma di difesa che, se verrà adottata, trasformerà completamente i rapporti tra le nazioni. Le renderà tutte, grandi e piccole che siano, invulnerabili a qualsiasi attacco proveniente dalla terra, dal mare o dall’aria. Bisognerà, in primo luogo, costruire una grande officina per fabbricare quest’arma, ma quando sarà completata, sarà possibile distruggere uomini e macchine in un raggio di 320 Km."Nel 1934 Tesla descrisse in un articolo un’apparecchiatura simile al laser, affermando: "Questo strumento proietta particelle che possono essere relativamente grandi o microscopiche, che permettono di trasmettere a gran distanza un’energia milioni di volte più forte di quella ottenibile con qualsiasi altro raggio. Così una corrente più sottile di un filo può trasmettere migliaia di cavalli vapore. E nulla le può resistere."

giovedì 16 ottobre 2008

semafori a led

L'altra mattina mi sono accorta che i semafori dell'incrocio davanti a casa mia avevano qualcosa di strano. Erano più...luminosi del solito. Sopratutto la luce verde: era inguardabile, faceva male agli occhi. Ma davvero, eh, lì per lì l'ho chiamata "criptonite". Poi ho scoperto che il Comune ha deciso di sostituire le lampadine dei semafori, che consumano troppa energia, con dei più economici led! Io non ne avevo ancora sentito parlare, ma pare che siano già diffusi un pò ovunque. Finalmente, una scelta intelligente! Anche perchè, oltre a consumare praticamente niente, si vedono BENISSIMO (fidatevi) anche a grande distanza. Forse questo ridurrà anche il numero di incidenti, si spera.
Adesso mancherebbe solo che la smettessero di accendere i lampioni della statale in pieno giorno, che è davvero uno spreco di corrente.

lunedì 6 ottobre 2008

Dal Corriere di oggi

I Paesi europei e i mari del nostro continente, si stanno rivelando più esposti ai cambiamenti climatici, rispetto ad altre aree del pianeta, con serie conseguenze per le zone costiere, la vita marina, la pesca e la salute umana. Lo afferma un rapporto intitolato “Impacts of Europe’s changing climate”, elaborato da studiosi della Commissione europea, dell’Agenzia europea per l’ambiente e dall’Organizzazione mondiale della sanità, e reso di pubblico dominio domenica. Alla compilazione del rapporto hanno contribuito anche scienziati italiani attraverso un settore di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) chiamato Gruppo nazionale di oceanografia operativa, diretto dalla professoressa Nadia Pinardi, con sede a Bologna.
IN EUROPA IL CLIMA AUMENTA DI PIU' - Che l’Europa e l’area Mediterranea in particolare, potessero rappresentare, nella geografia dei mutamenti del clima, una "fascia debole", a causa della posizione di cerniera fra le zone tropicali e le alte latitudini polari, era stato già previsto dagli scenari elaborati negli anni scorsi dal Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici. Ora i timori sono sostanziati dai dati rilevati sia a terra che dallo spazio grazie ai satelliti artificiali. L’aumento delle temperature nell’ultimo secolo è più marcato da noi (ben oltre un grado) che rispetto alla media globale (meno di un grado), fenomeno che viene attribuito alla dilatazione delle fasce tropicali.
IL MARE SI ALZA DI PIU' - Come conseguenza dell’aumento delle temperature, cresce il livello dei mari, sia per effetto della dilatazione termica che per lo scioglimento dei ghiacci polari e montani. Ma anche in questo caso, mentre a livello globale il tasso medio di crescita delle acque risulta di 3,1 millimetro l’anno (in netto aumento rispetto al secolo scorso), in alcuni mari l’anomalia è ancora più marcata. Contrariamente all’opinione comune, infatti, la risalita delle acque non risulta egualmente distribuita su tutti gli oceani della Terra, nonostante che essi siano in comunicazione fisica, ma cambia da zona a zona in funzione delle correnti oceaniche prevalenti e dei variabili effetti della gravità terrestre. Nei mari europei, in particolare, l’incremento del livello è più marcato che altrove, a causa dell’accelerato scioglimento dei ghiacciai del polo Nord e della Groenlandia. Le conseguenze di questi fenomeni, precisa il rapporto, fanno prevedere e già ora indicano un più pesante impatto negativo dei cambiamenti climatici sull’area euro-mediterranea.
GLI EFFETTI - Fra gli effetti a breve termine: l’intensificarsi delle inondazioni in coincidenza dei fenomeni meteorologici avversi come i cicloni, una più marcata esposizione delle coste all’azione erosiva delle onde, la sommersione di vaste aree pianeggianti che giacciono a livello del mare, le infiltrazioni di acque salate nell’entroterra con l’inevitabile inquinamento delle riserve di acqua dolce. Si tratta di avversità che possono essere affrontate con le cosiddette "misure di adattamento", ma che faranno crescere la spesa destinata alle opere civili necessarie per fronteggiarle e alla sanità che sarà chiamata sempre più spesso a intervenire per l’aumento delle malattie cardiovascolari e infettive indotte dai bruschi estremi climatici. Anche la vita animale accusa dei segni di difficile adattamento e di disordine rispetto a questa catena di effetti negativi, sottolinea il rapporto, come è dimostrato dalle anomale migrazioni di molte specie di pesci e di uccelli che cercano le condizioni termiche e ambientali più favorevoli alla loro sopravvivenza. Impatto economico negativo anche per la pesca, che già ora appare in crisi in diverse aree del nostro continente. Tanto che si pensa di dovere cambiare le norme vigenti che regolamentano modalità e tempi di questa fondamentale attività economica. «Il contributo fornito dal nostro Istituto alla migliore conoscenza dell’ambiente marino europeo e delle trasformazioni che esso sta subendo in conseguenza dei cambiamenti climatici - conclude il professor Enzo Boschi, presidente dell’INGV - è la dimostrazione di come la ricerca applicata nel settore geofisico possa dare un utile contributo anche alle attività economiche e sociali».
Franco Foresta Martin

sabato 4 ottobre 2008

Un pianeta a secco

Ma lo sapete quanta acqua è stata consumata per produrre il paio di jeans che state indossando proprio in questo momento? 11 metri cubi, che equivale al volume di un'autocisterna.
Abbiamo bisogno di molta acqua per bere, cucinare, lavarci (sì, è sconvolgente vero? la maggior parte di noi lo fa^^), ma ancora di più per produrre cibo, carta, vestiti, ecc. L'impronta idrica (water footprint) di una persona o di una nazione è definita come il volume totale di acqua usata per produrre i beni e i servizi consumati da quella persona o nazione.
Il nostro pianeta è a secco. Siamo sull'orlo di una crisi globale?
Cresce la domanda di acqua, le riserve di acqua dolce sono sempre più a rischio. Si è previsto un aumento dei fenomeni di siccità, a causa: 1)del cambiamento climatico, 2) della incessante crescita demografica (che richiede acqua per usi igenici, sanitari, alimentari e industriali).
A ogni abitante della Terra deve essere garantità OGNI GIORNO una quantità d'acqua pari a 50 litri. In un anno la quantità MINIMA è----> 1000 metri cubi, cioè due quinti del volume di una piscina olimpionica.
Come fornire l'acqua necessaria senza aumentare il degrado ambientale?

Ahimè...l'acqua è tanta, ma non sempre dove serve. Quindi i governi si devono spicciare. La scelta spetta (purtroppo?) ai politici.
Le carenze idriche si possono prevenire, la crisi idrica mondiale può essere scongiurata. Questo grazie alla tecnologia dei desalinizzatori (già disponibili ma non sfruttati a sufficienza). Ma che altro c'è? Vediamo un pò:
-conservare l'acqua di irrigazione

-aumentare i prezzi (in Italia, rispetto ad altri Paesi, l'acqua ha un costo bassissimo. Poche persone si prendono il disturbo di conservare un bene che sembra praticamente gratuito)

-investire per la manutenzione delle strutture idriche

-installare sanitari a bassi consumi (non vi siete mai accorti di quanta acqua viene giù quando tirate lo sciaquone del WC?? Andiamo, così è troppa. Salvo casi eccezionali^^)

-compiere piccole azioni quotidiane (quelle tipo "chiudere il rubinetto quando ti stai lavando i denti", "innaffiare il giardino di notte" e così via).



Bisogna passare all'azione!


fonti: Le Scienze, ottobre 2008
www.lescienze.it

domenica 21 settembre 2008

La città del Sole

E chi l'ha detto che in Germania non c'è il Sole? Strano, perché i tedeschi lo sfruttano molto più di noi.
Friburgo è l'esempio perfetto (ma non l'unico!).
Mentre una normale casa europea consuma ogni anno più di 200 chilowattora di energia per metro quadrato, a Friburgo si scende spesso a 15-20. Nel quartiere modello di Rieselfeld l'architetto Rolf Disch ha costruito una serie di Plusenergiehaus, case che producono più energia di quanta ne consumano. Grazie a una legge federale tedesca si può vendere il non-utilizzato alla rete nazionale!
Questo cambiamento radicale è cominciato nei primi Anni Settanta, quando il governo voleva costruire una centrale nucleare nelle vicinanze. I cittadini si opposero, ma non vollero limitarsi a dire di no.
Il professor Ericke Weber - direttore del Fraunhofer, uno degli istituti per i sistemi a energia solare fra i più famosi al mondo - pensa che tutto questo non basterà a salvare il mondo (ho trovato uno più pessimista di me XD), ma direi che è ora di iniziare a progettare case eco-compatibili.

sabato 20 settembre 2008

The world without us, Alan Weisman

Cosa succederebbe se gli esseri umani sparissero dalla Terra? Secondo Alan Weisman, dopo solo 48 ore le metropolitane sarebbero inondate, dopo un anno l'asfalto si spaccherebbe man mano che l'acqua nelle crepe si congela, dopo 4 anni il ciclo gelo-disgelo sgretolerebbe i palazzi non piú riscaldati, dopo 5 anni basterebbe un fulmine a incendiare intere città. Solo dopo 500 anni le foreste avanzerebbero con prepotenza, dopo 15.000 anni il ghiaccio si estenderebbe fino a dare inizio a una nuova era glaciale, e dopo 10 milioni di anni sulla terra non ci sarebbe piú testimonianza dell'umanità. Ma tra 5 miliardi di anni, quando il sole si espanderà in una stella infuocata inglobando tutti i pianeti, forse frammenti di Dna potrebbero muoversi nello spazio, creando le basi per una nuova vita...
Vi consiglio questo libro fantastico, io lo sto leggendo.

mercoledì 10 settembre 2008

W POLAR!

Polar continua!
Vorrei festeggiare il nostro blog perché ha superato un momento difficile:
le critiche, la perdita di un elemento, un altro blogger che voleva gettare la spugna non l'hanno scalfito.
Polar è ancora in attività!

Ultima news: gira in Internet una catena che propone di spegnere luci ed elettrodomestici mercoledì 17 settembre, dalle 21.50 alle 22.
So che non "guariremo" il pianeta con 10 minuti di buio, ma è pur sempre un segno, un inizio.

mercoledì 3 settembre 2008

vorrei essere lì


Navigando come mio solito per l'infinita rete ho scovato un sito che vi consiglio di visitare: Polar Bears International
Si possono seguire i movimenti degli orsi polari da satellite, ma non solo: una web cam permette di vederli in diretta! polar cam
Ma adesso guardate questi bellissimi video. Secondo me sono assolutamente fantastici. Vorrei essere lì. wildlifeHD video (ci metteranno qualche secondo a caricare)
=)

martedì 2 settembre 2008

Eco-cinema!

Un'ecologista appassionata di cinema come me non poteva perdersi questi due film, in concorso a Venezia.

"Ponyo on the cliff by the sea", di Hayao Miyazaki.
Accolto dalla stampa con 10 minuti di applausi e standing ovation del pubblico, questo lungometraggio racconta la storia di Sosuke e Ponyo, un bimbo di 5 anni e una pesciolina rossa decisa a diventare umana per stare vicino al bambino. Tema centrale del film è la salvaguardia dell'ambiente, impegno preso dal regista, che da anni si batte per la salvezza della SayamaForest vicina a Tokyo.

"Birdwatchers-La terra degli uomini rossi", di Marco Bechis.
Applauditissima (15 minuti di battimani a fine proiezione) denuncia della tragica condizione dei Guarani Kaiowa, una delle 220 tribù indigene del Brasile (ogni 2 anni ne scompare una), circa 30 mila indios confinati in riserve molto simili alle bidonville.
<<>> afferma Ambrosio Vilhalva, capo tribù Kaiowa.
www.guarani-survival.org

Più che il Leone d'Oro, vi auguro di salvare la vostra e le altre tribù.

"Apocalypse now" o "Waterworld"?

Ok, cominciamo pure a tremare!
Parliamo ancora di Poli: adesso l'Artico è circumnavigabile, cosa mai successa prima d'ora. Ormai non servono più le navi rompighiaccio per arrivare in Canada o in Russia. Il peggio deve ancora arrivare: le compagnie che utilizzano navi mercantili o petroliere, ovviamente, gioiscono... hanno una nuova via commerciale, ancora più veloce!
Ciliegina sulla torta: avete presente le scommesse degli scienziati riguardo l'anno in cui il Polo Nord sarà completamente libero dai ghiacci? Ecco, prima è il 2070, poi il 2050, poi il 2020 e adesso? Il 2013!
... Fantastico! Avremo solo 21 anni e rischieremo di fare la fine di Atlantide o (grande scelta!) l'Italia si trasformerà in un deserto.
Ringrazio tutti quelli che, dal 1970, non hanno mai fatto una mazza per cambiare le cose.
Vado a preparare il mio testamento.

venerdì 22 agosto 2008

22 agosto, primo passo nella buca

BuoOongIorno a tutti !
Innanzitutto w pOlaR !!! e mi sento di dire ancora . . . w polar!
vorrei parlare di una notizia recente: oggi 22 agosto sono stati trovati 9 orsi polari che nuotavano al largo lontano dalle coste dell'Alaska a causa del drastico scioglimento dei ghiacciai e... indovinate di chi è la colpa?---->dell'inquinamento atmosferico.
Uno di loro è arrivato persino a 100 km dalle coste, questo tutto per cercare un po di cibo e magari...un habitat più simile a quello che avevano.
L'Artico sta cambiando piu' rapidamente e drasticamente di qualsiasi altra zona del Pianeta e il 2007 ha fatto registrare lo strato piu' sottile di ghiaccio artico nella storia.
In maggio il Ministero degli Interni degli Stati Uniti ha inserito nella lista delle specie in via di estinzione gli orsi polari. Mi chiedo se siamo arrivati al punto di dover mettere gli orsi polari come una razza in via di estinzione. . .adesso che cosa stiamo aspettando che succeda? I prossimi nella lista delle specie in via di estinzione. . . saremo nOi?

Ps: ci tengo a far notare che il ministero degli stati uniti ha inserito nella lista delle specie in via di estinzione gli orsi polari. l'Alaska si e' invece opposta alla decisione del governo federale di proteggere la specie.....bè tutto normale nO?

giovedì 14 agosto 2008

Un regalo a Madre Terra

Mettete fra i Preferiti questo sito
http://www.ride4planet.com/
....e visitatelo subito! Con una donazione di 15€ (che, se si vuole l'attestato, diventa di 26,90€) è possibile regalarsi 500 metri quadrati della foresta argentina di El Milagro e sostenere l'ambiente.
... Se tutti facessero così...

Sono quasi riuscita a convincere il mio gruppo, i miei nonni e i miei zii a farlo per Natale, adesso tocca a voi!

venerdì 8 agosto 2008

°-° pazze idee salvamondo

Ne hanno inventate di tutti i colori. Già da un po' è iniziata la grande corsa "salvamondo". Sembra proprio che tutti i fisici e gli esperti del pianeta si stiano dando da fare con incredibili attacchi di fantasia.
Eco-Grattacieli amici della natura, alberi artificiali che assorbono CO2, nuvole 'ombrellone' contro l'effetto serra, specchi nello spazio per schermare la Terra. Per non parlare di quelle povere mucche che verranno nutrite con aglio perchè "Il bestiame emette troppo metano. Se serviamo una bistecca siamo colpevoli quanto un automobilista che si fa 40 miglia emettendo anidride carbonica."
E cosa ne pensate invece delle società che, allo scopo di ridurre le emissioni di CO2 e diminuire così l'inqinamento dell'ecosistema marino, diffondono in mare urea? (^^ho fatto na piccola ricerca e ho scoperto che è un composto chimico contenuto anche nella nostra pipì.)
Conclusione che mi sorge spontanea: per salvare il mondo basterebbe semplicemente che ci mettessimo tutti a fare la pipì nell'oceano. --------------------->guarda le foto

giovedì 7 agosto 2008

Un sito per i giovani

^^Navigando in internet ho trovato un sito molto carino per chi vuole scopreire il mondo degli orsi bianchi divertendosi! Io ho provato e mi sono fatta quattro risate^^ (devo dire che i disegni sono fantastici...'-')
"Sul sito i più piccoli, insieme a due cuccioli di orso polare, Auro e Borea, potranno andare alla scoperta delle abitudini di questa specie e dell’ambiente dove vivono: imparando nozioni scientifiche attraverso divertenti giochi interattivi, quiz e informazioni. La loro missione è quella di salvare l’Artico. (!!)
Per gli insegnanti ci sono poi delle interessanti schede didattiche e anche degli utili eco-consigli che i ragazzi possono mettere in atto quotidianamente.
Ormai sappiamo anche che le soluzioni dipendono da noi.
Proprio per questo pensiamo che educare i più giovani sia fondamentale per scegliere un futuro in armonia con la Natura." ViSitA iL SiTo!!!

giovedì 17 luglio 2008

Appunti

Sembra si siano svegliati tutti adesso... Solo ora si rendono conto in quale pasticcio ci troviamo! Immagino quanto tempo ci vorrà prima che si passi all'azione...
Intanto:
1. Corriere della Sera Magazine di oggi, da pagina 44 a pagina 55.
2. "Antarctica: the global warNing", di Sebastian Copeland
3. "Il Pianeta Serra", di Alessandro Cecchi Paone
4. Usare lampadine, lavaggi (sia lavatrice che lavastoviglie) a basso consumo.
5. Fare la raccolta differenziata.
6. Staccare la spina degli elettrodomestici: non basta lasciare la TV in standby.
7. Spostarsi in bicicletta o a piedi, piuttosto che in auto e in treno piuttosto che in aereo.
8. Mangiare prodotti della regione o comunque del proprio Paese e meno carne.
9. Vivere con luce e aria naturali.
10. Fare la doccia e non il bagno.
11. Eliminare la posta spazzatura.
12. Utilizzare auto ibride o elettriche e installare pannelli solari sul tetto della propria abitazione.
13. Gonfiare le gomme in modo adeguato (consente di risparmiare carburante).

Cina, India, Brasile, Messico e Sud Africa hanno rifiutato la proposta di dimezzare le loro emissioni.
L'Italia ha accettato, ma se non ci poniamo dei limiti, allora è inutile fare bella figura al G8 e non manterere il patto fatto con la Terra.

sabato 5 luglio 2008

Cacciatori di aquiloni

Da: Donna Moderna, del 25 giugno 2008

Per produrre energia elettrica sfruttando la forza del vento potrebbe bastare un aquilone: una vela di 100 m quadri può generare 100 kilowatt. L'ecologica idea, nata dall'incontro tra un appassionato di kite surf e un ingegnere del Politecnico di Torino, è allo studio anche in Olanda e in California. Ma l'Italia potrebbe arrivare a brevettarla per prima.

Per Filo, che ha commentato il post precedente: qualche aquilone o mulino a vento, al posto di un enorme mostro di cemento, come può essere un grattacielo di Milano... non guasterebbero di certo!

lunedì 30 giugno 2008

Nucleare sì, nucleare no

E se il nucleare arrivasse anche in Italia? Se guardiamo i vantaggi che ne ha tratto la Francia ne siamo ingolositi, se facciamo caso alla scarsità di risorse nel nostro sottosuolo ci convinciamo sempre più che questa sia la soluzione migliore. Lo è veramente?
Il peggior nemico dell'ambiente è il carbone, questo è un dato di fatto.
Le centrali nucleari, però, non saranno mai sicure al 100%, soprattutto fino a quando non verrà messa a punto una tecnica di fusione anzichè di fissione di atomi. Nel frattempo non si sa dove smaltire le scorie radioattive e i Paesi del Terzo Mondo vengono sfruttati a questo proposito.
Inoltre, tutte le centrali esistenti utilizzano uranio e plutonio, che consentono di produrre ordigni e che sono già in esaurimento.
Chi dice, poi, che i costi del nucleare siano inferiori a quelli del solare, dell'energia geotermica, delle maree e della combustione di rifiuti organici?
Non stiamo pensando troppo in grande, quando basterebbe incentivare l'installazione di pannelli fotovoltaici?
Sfruttiamo questo benedetto sole che tutti gli altri Paesi ci invidiano!
---------------------->"Here comes the sun!"

"Do the evolution" dei Pearl Jam (consigliata da Zibo)
http://www.youtube.com/watch?v=FS69fuCOhTM

martedì 24 giugno 2008

Polo Nord libero dai ghiacci


Dal Corriere della Sera di oggi (articolo di Giovanni Caprara).

David Barber, dell'Università di Manitoba, afferma che quest'anno il Polo Nord potrebbe essere, per la prima volta, libero dai ghiacci. Come succede dopo ogni nuovo studio scientifico, è arrivata, anche stavolta, una nuova ondata di paura e dubbi. Nel 2001, infatti, si immaginava il Polo libero dai ghiacci entro il 2090, mentre le ultime previsioni anticipano il fenomeno: tra il 2015 e il 2030!

Nel 2007 la calotta si era ridotta da 16 milioni di km quadrati a marzo a 4,5 milioni di km quadrati a fine luglio, 11,5 milioni di km quadrati in 4 mesi!

Oltre alla superficie, si riduce anche lo spessore della calotta: dove, in passato, si misuravano 10 m di profondità, oggi si arriva ad un solo metro!

Aiuuuuuuuuuuto!


Segnalo il film documentario di Leonardo DiCaprio, "The 11th hour" o "L'undicesima ora", che è appena uscito in dvd.




venerdì 20 giugno 2008

Amazzonia

L'Amazzonia è chiamata anche "Il polmone del pianeta" perché è la foresta che apporta maggiore quantità di ossigeno alla Terra. Purtroppo, anch'essa è in pericolo.
Ma cosa c'entra l'Amazzonia con i Poli?
Più aumentano i gas serra, più si alza la temperatura del pianeta, conseguenza: lo scioglimento dei ghiacci. L'Amazzonia, con il suo alto numero di esemplari vegetali costituisce il primo "nemico" dell'anidride carbonica.
Combattendo la deforestazione ci guadagneremo un grande alleato nella lotta al surriscaldamento globale e all'estinzione di specie animali e vegetali.
Diamoci una mossa, anche in questo senso.

giovedì 15 maggio 2008

Ultime news


(ANSA) - WASHINGTON, 14 MAG - L'orso polare entra nella lista delle specie protette negli Usa. La decisione conferma i timori per il futuro degli orsi per effetto dello scioglimento dei ghiacci nell'Artico. La mossa del governo Usa e' stata annunciata dal ministro Dirk Kempthorne e rappresenta l'epilogo di un lungo iter: gia' 15 mesi fa Kempthorne aveva proposto di proteggere gli orsi, citando espressamente i rischi dovuti al riscaldamento globale.

Dedico questa canzone a tutti i capi di stato e a tutti i lobbisti delle compagnie petrolifere... Canzone stupenda e testo agghiacciante!

mercoledì 14 maggio 2008

Finalmente buone notizie...

Di solito la pessimista cosmica sono io, ma stavolta ho 2 buone notizie (grazie, Marta per la pagina del giornale!).

1. A Gussing, in Austria, l'energia per fare carburanti, riscaldare le case e produrre elettricità si ottiene con il sole, il legno, il mais, i grassi vegetali e i rifiuti. La città, che prima spendeva 6 milioni all'anno per l'energia, adesso ne guadagna 500 mila vendendo quella in eccesso.
2. Grazie a un metodo messo a punto dall'Associazione Tefy Saina e da un istituto della Cornell University si potrà utilizzare il 40% in meno di acqua per produrre il 30% in più di riso, sfruttando concimi naturali e dosando con attenzione l'acqua.

Lo so, non è molto... Ma è comunque un piccolo passo in avanti.

http://www.youtube.com/watch?v=djP-c7d_Oeo

lunedì 5 maggio 2008

Un salvagente per gli orsi... e per tutti noi

Sapevate che lo scioglimento dei Poli causa l'annegamento degli orsi? I pack si assottigliano e si allontanano e i poveri orsi sono costretti a coprire trenta o quaranta miglia a nuoto, arrivando ad un banco che si spezza sotto il loro peso... o non arrivando neanche perché si stancano prima!
Altri effetti disastrosi? Oltre all'allagamento di numerosissime città, anche:
-morte degli alberi cresciuti nella tundra gelata
-crollo delle case in Siberia
-ostruzione delle strade in Alaska (e quindi difficoltà nel trasporto di petrolio e gas naturale)
-liberazione dei settanta miliardi di tonnellate di carbonio gelati nel sottosuolo siberiano (qui il carbonio è 10 volte tanto quello emesso annualmente da fonti umane)

Forse dovremmo fare un promemoria a tutti i capi di stato elencando questi punti?

giovedì 1 maggio 2008

nuova sezione

Salve gente! Non vi abbiamo abbandonati. Da oggi Polar si allarga: nasce una nuova sezione, Panda ...lascio a voi immaginare cosa conterrà! Quindi forza redattori!! In aprile abbiamo battuto un pò la fiacca...
Se c'è qualcuno che vuole aiutarci a scrivere su questo blog, può lasciare qui un commento con l'e-mail: siete tutti invitati!! ;)

venerdì 18 aprile 2008

salva un orso


ciao!! è il mio primo post su questo blog per salvare gli orsi..a ogni modo l'argomento di questo mio post:
navigando in internet sul forum dei green day ho trovato un sito dove puoi contribuire anche tu a salvare gli orsi bianchi. questo è il link:

domenica 13 aprile 2008

La fame...di petrolio

Il U.S. Fish and Wildlife Service (FWS) sta prendendo in considerazione (notiamo che non c'è MAI niente di sicuro) la possibilità di inserire l’orso polare nell’Endangered Species Act, la lista degli animali in pericolo di estinzione. Eh, finalmente! Ci voleva tanto?? Con la bella idea di rimandare, rimandare, rimandare, i modelli climatici prevedono che entro il 2015, se la quantità di gas serra prodotto verrà mantenuta ai livelli di quella attuale, si perderà più del 40% dell’habitat. Desta stupore vedere i modelli climatici, che sono spesso usati in ambito scientifico, presi in considerazione nelle decisioni politiche. Questa è la prova che stanno diventando sempre più importanti agli occhi dell'opinione pubblica! (evvai! forse ci svegliamo!)
Inoltre, ad un passo dall'Alaska, tra i ghiacci dell'Artico, l'amministrazione Bush si avvia a dare il via libera alle perforazioni per lo sfruttamento di alcuni giacimenti di gas naturale e petrolio...proprio mentre la NASA annuncia che l'Artico potrebbe sciogliersi completamente già nel 2013. La prima vittima dell'ennesima follia della fame di petrolio di Bush saranno gli orsi polari. L'inquinamento prodotto dallo sfruttamento dei giacimenti rischia di causare l'estinzione degli orsi polari nel giro di poche decine di anni. Ma io non lo so, stanno diventando tutti matti.

venerdì 11 aprile 2008

For our international friends... for a better world!


It's better for everybody to use links and videos... Translate in English what we want to say would be too difficult!
Some links:

Utiliser adresses et videos est la meilleur chance... Traduiser tout en Français serait trop difficile!
Des adresses:

Comunicar por medio de los videos es la cosa mejor. Traducir en Espanol lo que querimos decir serìa demasiado complicado.
Aquì hay algunos enlaces:

venerdì 4 aprile 2008

Flocke, l'orsetta bianca

Oggi ha fatto la prima passeggiata all’aperto l’orsetta Flocke, la piccola ospite dello zoo di Norimberga, forse futura fidanzata dell'ormai famoso Knut, l'orsetto bianco dello zoo di Berlino che nel 2007 si è attirato tutti i riflettori addosso.
La piccola Flocke, che in italiano significa Fiocco, è stata separata dalla madre e nutrita con il biberon, dopo che la stessa mamma aveva iniziato a comportarsi in modo aggressivo nei suoi confronti. Ora, fortunatamente, questo batuffolo bianco pesa 16 chili e mezzo (!!), si diverte a sguazzare nell’acqua e ha un suo sito internet, nel quale è possibile seguire la sua crescita e vedere foto e video delle sue peripezie! Meno male che ogni tanto ci sono anche queste notizie.

giovedì 3 aprile 2008

Attenzione: non adatto ai deboli di cuore

Nell'ultima settimana si è scritto e parlato di un fatto che non è mai stato dircorso su questo blog: mi appresto ora io a farvi una breve relazione su una vera e propria carneficina.
Probabilmente i più di voi (accaniti sostenitori dell'ambiente e della fauna) avranno già capito l'argomento: la cosiddetta "mattanza delle foche" in Canada.
Infatti inizia anche quest'anno la stagione della caccia: 275 mila foche devono iniziare a dire addio al mondo in cui sono nate e cresciute poichè 3500 boia sono già al lavoro. Tutto questo per un entrata di 14 milioni di euro.

L'Europa e l'Italia sono in prima linea per contrastare questa sanguinosa azienda e speriamo che arrivino a qualcosa.

Vi linko l'articolo da cui ho preso spunto (QUI) e un video che mi ha fatto accapponare la pelle (allegato all'articolo stesso o QUI).

*FILO*

lunedì 31 marzo 2008

E.R for the Pole!

Ciao a tutti i "Polaristi" e grazie a Lau per avermi dato l'opportunità di scrivere in questo blog!
Volevo focalizzare l'attenzione su un articolo del Corriere di qualche giorno fa (di cui avevo fatto cenno in uno dei miei commenti ;-). In poche parole, se continuiamo a fregarcene del surriscaldamento globale, fra il 2015 e il 2030 non ci saranno più ghiacci marini! Quello che si è appena staccato dalla piattaforma Wilkins è sette volte la superficie di Manhattan, pari a due volte l'Isola d'Elba. E' dai primi anni '90 che gli scienziati si sono resi conto dell'emergenza Polo Sud... ma cosa è cambiato effettivamente?Rimandando ogni volta (per riprendere il tema del post di Lau) ci troveremo in una situazione irreversibile (sempre che non ci siamo già). Ve lo immaginate? New York, Venezia, Calcutta completamente sommerse! "The Day After Tomorrow" non sarà più solo un film, ma la nostra realtà. Ma noi? Che possiamo fare? Non abbiamo voce, non abbiamo mezzi, siamo minorenni... assolutamente impotenti, insomma! ... E intanto il governo italiano ha negato i fondi per le ricerche in Antartide...

giovedì 27 marzo 2008

Rimandare rimandare rimandare

Gli scienziati americani non hanno ancora capito qual'è il nesso tra aumento della temperatura, scioglimento dei ghiacci e mancanza di territori di caccia per gli orsi. E' incredibile, eh, ma bravi! Potrebbero aprire gli occhietti, e impegnarsi un pò di più. Pensate che servirà un altro mese per decidere se i cambiamenti climatici che stanno sciogliendo i ghiacci, su cui vivono gli orsi, sono o no un motivo di rischio per la specie. Ma secondo voi??! Ci vuole tanto?! Fra un mese sapremo se la specie e’ minacciata o in pericolo.(che per me vogliono dire quasi la stessa cosa, però...) Assurdo. Se minacciata, la decisione sulle misure di protezione da adottare viene rimandata di un altro anno. Sempre più assurdo. Ma cosa aspettano? Che la Terra sia completamente sommersa dall'acqua?? Non si rendono conto...

Comunque, vi annuncio che oggi pomeriggio si è tenuto il primo incontro del CAP (Club amici di polar) ^-^ haha! Vi posto qui una foto. Eravamo tanti!! ...ehy, iscrivetevi numerosi, vi aspettiamo!

lunedì 17 marzo 2008

uhhhhhh


Uhhhhh magnifiche le magliette, grande Laura! Anche se ci ripenserei per l’idea dei cappellini, ci renderebbero davvero troppo ridicoli.
Torniamo a ciò che è importante:
Lo so che verrebbe spontaneo pensare di risolvere le difficoltà che ci riguardano più da vicino ma se non fermiamo ora questo enorme problema non si potrà fermare in seguito, e sono sicuro che una forte volontà indirizzata a salvare l’ambiente non possa essere bloccata purchè coinvolga tutti noi.
Ogni persona che visiti il nostro blog non pensi che gli argomenti trattati siano cose futili,inutili, impraticabili….ricordo che tutti i più grandi movimenti che hanno cambiato il mondo sono partiti dal nulla, pochi hanno passato a molti tutto il loro interesse per migliorare, per progredire. Ebbene diffondiamo la notizia, ritorniamo a parlarne e vedrete che i risultati pian piano si raggiungeranno.

domenica 16 marzo 2008

geniale

Nell'attesa di ricevere notizie dal Polo mi sono dedicata alla "creazione" di qualcosa per fare un pò di pubblicità al nostro sito: signore e signori ecco a voi...tadàn!! Le magliette NON Polo ma...POLAR! Grazie, grazie...troppo gentili, non dovete... Uniche ed esclusive perchè inventate da me!
Marco, Fil...preparatevi perchè ce n'è anche per voi!
muahahahaha... (vedrete quando ci saranno anche i cappellini...)
baci e a presto

giovedì 6 marzo 2008

il clima sta cambiando

I ghiacciai in Groenlandia si riducono, sull'Atlantico aumentano i cicloni, proprio ieri sul Monte Rosa si sono registrati -30 gradi! Nevica a Bagdad, in Cina e in Sudafrica bufere di neve...è per questo che si parla di "nuova glaciazione". Ma gli scienziati avevano parlato di aumento delle temperature per il 2008, o sbaglio? Io questo gran caldo non lo sento.

mercoledì 5 marzo 2008

salviamo knut e la sua specie!!!


SaLvE a tutti!
Si, è proprio così, lo scioglimento dei ghiacciai è un grande pericolo che non va sottovalutato. Lo so che risulta difficile pensare come sia possibile cercare adesso di risolvere questo problema, quando ci sono già milioni di ostacoli che incatenano la nostra società, con un politica che è lenta e risolve appena i più piccoli dilemmi che ogni giorno ci assalgono.
Ma il problema dello scioglimento dei ghiacciai aumenta di mese in mese, oserei dire di giorno in giorno e, questo non sarà solo pericoloso per i nostri orsi polari ma anche per noi.
Pensate che se non si prenderanno provvedimenti drastici il livello dell’acqua aumenterà di 5 mm l’anno!! Lascio immaginare a voi le conseguenze.
Ebbene se non vogliamo farlo per noi almeno facciamolo per gli orsi polari che non centrano niente, e si trovano il loro habitat distrutto a causa nostra e non c’è motivo per non aiutare knut e la sua specie
Voglio aprire la discussione non solo allo scioglimento dei ghiacciai ma anche a tutti i problemi del genere, ricordo che in amazzonia ogni anno vengono eliminati diciassette milioni di ettari di foresta tropicale che provocano enormi ripercussioni sulla biodiversità.
Quindi non aspettiamo l’ultimo momento, spargiamo la voce in modo che nessuno ci possa fermare.

martedì 4 marzo 2008

un terribile pericolo

Ciò che state per leggere cambierà per sempre il vostro mondo. Siamo Laura e Marco, due anonimi liceali. Insieme proveremo a ragionare su alcune domande come "Che ne sarà della Terra quando i ghiacci si saranno sciolti? Ci sarà una nuova era glaciale?"

Gli oceanografi hanno scoperto un grande fiume d'acqua dolce nell'Atlantico, formato dallo scioglimento dei ghiacci polari. Avvertono che "questo potrebbe presto seppellire la Corrente del Golfo, facendo sprofondare il Nord America e l'Europa in inverni polari”. Questo quasi due anni fa, e nessuno ha prestato ascolto. La vita continua, incurante del terribile pericolo incombente.

E poi...vi ricordate dell'orsetto Knut? Quello che era nato a Berlino un anno fa, salvato per pietà dagli assistenti dello zoo? Bene. Adesso gli orsetti polari sono importantissimi. Sì, perchè la loro specie e gravemente in pericolo. Cacciati per far divertire i turisti in Canada, stanno rischiando l'estinzione. Che brutta parola. Vuol dire fine, stop, mai più orsi bianchi. E adesso sta scomparendo anche il loro habitat naturale... è ingiusto.

Dobbiamo fare qualcosa, cominciando magari da un piccolo blog come questo. Parliamone insieme. Save the polar bear!!


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